7 novembre 2013

TONNO DI CONIGLIO

Questa è proprio una novità, almeno per noi toscani, che il coniglio ce lo mangiamo al forno con salvia e rosmarino, al limite alla cacciatora con le olive, o, proprio per chi ha pazienza, fritto con i carciofi... E fin qui nessun problema: tutte ricettine ottime. Ma il tonno di coniglio io proprio non l'avevo mai sentito nemmeno nominare. Poi l'altro giorno Manu posta questa ricetta qua, attirando non poco la mia attenzione, per cui appena ho avuto l'occasione l'ho "appioppata" ai miei ospiti, quelli buoni, quelli che assaggiano qualunque cosa, commentano e suggeriscono! La cosa assurda è stata che si tratta di una ricetta piemontese e, per la rima volta nella vita, giuro, che c'era a tavola a casa mia? Un inaspettato ospite...piemontese! Mi sembra comunque di avere superato l'esame anche con lui...
Prima di passare alla ricetta ci vuole, come sempre, qualche nota introduttiva, trovata qua e là in rete... Il tonno di coniglio è una ricetta tipica della cucina piemontese contadina. In passato, quando nelle cascine venivano macellati i conigli, non esistendo i frigoriferi venivano inventate ricette per conservare più a lungo la carne. E' una ricetta tipica del Monferrato, che si può gustare anche freddo in estate. Il coniglio lessato e lasciato a macerare nell'olio diventa tenerissimo.

Prima di mangiarlo, aspettare un paio di giorni. Se invece si vuole conservare più a lungo, chiudere i vasetti ermeticamente e sterilizzarli mettendoli in una capiente pentola, coprendoli completamente con acqua fredda e mettere sul fuoco, portare a bollore e fare bollire i vasetti per mezz'ora; lasciarli freddare nell’acqua. In questo modo i vasetti creano il sottovuoto e si conservano per 5-6 mesi.
La ricetta che ho scelto è proprio quella di Manu: facile e di grande soddisfazione!

Ingredienti
1 coniglio
1 cipolla
2 carote
2 coste di sedano
1 foglia di alloro
olio extra vergine d’oliva
aromi a piacere:
- alloro
- rosmarino
- timo
- aglio
- scorzetta di limone
- chiodi di garofano
- bacche di ginepro
- sale
- pepe in grani

Tagliare il coniglio in pezzi.
Lavare bene il coniglio e metterlo a lessare in una pentola d’acqua con sedano, carote, cipolla e alloro ben lavati. Salare leggermente e cuocere per un’ora circa, da quando inizia a bollire, poi spegnere il fuoco e lasciarlo raffreddare nell’acqua.
Quando i sarà raffreddato completamente, scolarlo, asciugarlo e spolparlo con molta cura.
Condire i pezzi in una zuppiera con olio d'oliva, spicchi d’aglio spellati, grani di pepe, chiodi di garofano, bacche di ginepro, rosmarino, timo, alloro, scorzette di limone.Occhio a non esagerare con gli aromi: poco di tutto. Poi mettere la carne in uno o due barattoli; premere un po’ la carne per compattarla, versare l’olio fino a coprire, aspettare mezz’ora che l’olio si assesti poi riabboccarlo. Deve coprire bene la carne.

5 commenti:

  1. Il post me lo leggo con calma, visto che è lungo, ma la prova "codici captcha" la faccio subitissimo! :)

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  2. Risposte
    1. Grazie dalla collaborazione, davvero!! E quando avrai letto la ricetta dimmi che ne pensi...

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    2. Direi che il tonno di coniglio è per me una novità, ma sembra proprio buono!
      Complimenti per il figurone fatto con il tuo ospite piemontese...
      Bisogna dimostrare la superiorità di noi toscani! :D

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  3. Ma ciao!! Sono passata proprio per chiederti come è andata con il coniglio ed eccolo qua! Grazie per esserti fidata e averlo provato. E grazie per averlo condiviso. Sono proprio contenta che ti sia piaciuto e che abbia superato la prova ospiti (pure quello piemontese!!!).
    Anche per me (ligure) era una novità sto coniglio bollito ma adesso lo faccio spesso. Ciao a presto. <3

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Mi fate sapere se l'avete provata, se vi è piaciuta o solo vi ho ispirato qualche buon proposito? Grazie in anticipo...

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