1 marzo 2013

ENGLISH MARMALADE (MARMELLATA DI ARANCE AMARE)

Ho trovato questa ricetta qua, che a sua volta l'aveva tradotta dalla ricetta originale inglese esattamente qua.
Lo scopo è ancore quello di utlizzare le arance che mi ha regalato Aurelia, arance del suo albero che cresce senza alcun concime, fertilizzante o altro prodotto industriale...
Credo che siano proprio della qualità che dice la ricetta, che le chiama "Arance di Siviglia". Maturano verso la fine di gennaio e sono piccole e piene di semi, ma la differenza con le arance da tavola è che sono assolutamente immangiabili! Provare per credere...
In ogni caso, e questo lo dico in generale, per fare la marmellata con gli agrumi è bene conoscerne la provenienza, perché si utilizza anche tutta la buccia, che, come è noto, è la parte che assorbe tutti gli eventuali agenti chimici.
Prima di mettere la ricetta voglio mettere la foto, perchè la trovo meravigliosa, proprio perchè si riesce a cogliere la trasparenza della Marmalade.
A questo punto passiamo alla preparazione, che prevede alcuni strumenti di semplice reperibilità, ma necessari:
- lo spremiagrumi, meglio se elettrico, con filtro raccogli semi;
- un telino, tipo un tovagliolo vecchio da cucina: per essere certi che non sappia di detersivo, metterlo a bagno in acqua calda, cambiando l'acqua un paio di volte;
- una grande zuppiera, meglio se di vetro, che contenga circa 6 litri di liquido;
- un coltello ben affilato;
- un pentolone, meglio se antiaderente.

Infine, prima di leggere gli ingredienti, suggerisco di non stupirsi della quantità di acqua prevista, e anche di non pensare di modificarla: questo è il segreto per avere la trasparenza della foto. In ogni caso tutta la preparazione è differente dalla marmellate tradizioneli, quindi coraggio: provate con precisione senza varianti!!

Ingredienti (per circa 10-12 vasetti marmellata)
1 kg arance amare
2,5 kg zucchero semolato
3 litri acqua

Lavare le arance e tagliarle a metàue; poi spremerle e mettere il succo nel recipiente. Appoggiare il telino su una ciotolina o un piatto fondo e versarvi i semi e la polpa che restano nello spremiagrumi. Usando un cucchiaio togliere dall'interno delle bucce la polpa e le pelli che sono rimaste attaccate, e aggiungere anche queste nel telino, lasciando quindi solo le bucce pulite per la prossima fase. Non importa se resterà il bianco sotto la buccia, si dovrà eliminare solo lapolpa. Legare la tela con uno spago a formare un saccettino ben chiuso.

Con un coltello affilato tagliare le bucce rimaste a fettine molto sottili: sarebbe possibile anche frullarle, ma solo affettandole si ottiene una  marmellata limpida, traslucida e con le fettine di bucce in sospensione.

Nel recipiente di vetro mettere:
- le bucce affettate;
- il succo spremuto;
- il saccettino di tela contenente semi e polpa;
- 1,5 (ovvero la metà) dell'acqua prevista.
Coprire il recipiente e lasciarlo in un luogo fresco almeno per una notte, o meglio per 24 ore. Questa infusione è una parte fondamentale della ricetta, il risultato non sarà altrettanto buono se provate ad omettere questa fase: io, per esigenze di tempo, ce le ho lasciate addirittura due giorni!!
Passato il tempo necessario per l'infusione, versare il contenuto del recipiente, incluso il sacchetto con le pelli e i semi, nella pentola da marmellata, e aggiungere il resto dell'acqua. Portare a ebollizione e lasciar sobbollire delicatamente finché le bucce non divengano tenere. A me sono servite circa 2 ore e mezzo: un pezzo di buccia deve essere ben tenero se passato fra il pollice e l'indice. Attenzione a non avere fretta: se lo zucchero viene aggiunto troppo presto le bucce possono diventare legnose.
Quando le bucce sono ormai tenere togliere il sacchetto con i semi e le pelli e lasciarlo a raffreddare finchè sarà possibile spremerlo bene.  Questa operazione serve a recuperare tutto il liquido, che contiene la pectina necessaria perchè la marmellata si addensi. Dopo averlo strazzato bene, il contenuto del sacchetto può essere gettato, e il sacchetto lavato per riutilizzarlo.
A questo punto, finalmente, aggiungere lo zucchero nella pentola da marmellata, girando affinché non si attacchi alla pentola. Quando lo zucchero è completamente sciolto alzare la fiamma e portare la pentola a piena ebollizione, abbassando la fiamma solo se la marmellata schiuma e minaccia di debordare dalla pentola. 
Cuocere finchè la marmellata sarà pronta: per vedere se lo è, versare un po' di marmellata su un piatto freddo e aspettare 4-5 minuti: se forma una pellicina sulla superficie allora la marmellata è fatta, e può essere tolta dal fuoco.
Versare la marmellata nei barattoli mentre è ancora calda, meglio se dopo avere sterilizzato i barattoli immergendoli 10 minuti nell'acqua bollente.

16 commenti:

  1. Ho letto la ricetta , ma mi stavo chiedendo che mi sembrano troppi 2,5 kg di zucchero per 1 kg. di arance (anche se la qualità è quella amara) ti volevo chiedere per caso è un errore di digitazione?
    Grazie

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    1. Ciao! NO, sono certa che sia la quantità giusta perché in realtà la quantità che ottieni è proporzionata ai 3 litri d'acqua... Lo so che sembra pazzesco, ma all'inizio otterrai proprio un grande pentolone, poi piano piano il prodotto finale andrà a ridursi... Prova, guarda, è strepitosa!! Anzi, fammi sapere come va!

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    2. Fatta più volte con simile ricetta e le proporzioni sono giuste, perché le arance amare hanno pochissimo succo e niente spicchi pieni di succo! Poi è una gelatina alla fine ed e in assoluto la piu buona marmalade...che esista!

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  2. Ricetta ottima, la migliore tra tutte quelle che ho provato! Si ottiene una marmellata squisita (sempre se piace il retrogusto amarognolo) e anche bellissima da vedere: dorata, trasprente, con le bucce in sospensione.

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  3. Ricetta ottima, la migliore tra tutte quelle che ho provato! Si ottiene una marmellata squisita (sempre se piace il retrogusto amarognolo) e anche bellissima da vedere: dorata, trasprente, con le bucce in sospensione.

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    1. Grazie, l'ho apprezzata anch'io tantissimo proprio per gli stessi motivi!

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  4. Seguite le indicazioni alla fine la marmellata era liquida..Dopo cottura ulteriore di 2 ore(!) ho ceduto e ho aggiunto farina. Ora è gelificata ma sono scomparse le striscioline candite! Buona ma..
    Ho letto che bisognerebbe aspettare anche 2 anni (!) prima di consumarla in modo che col tempo si addensi??

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  5. ricetta fantastica! Mi chiedo, lo stesso procedimento si può applicare ai limoni? Grazie

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  6. ho provato questa ricetta ma è rimasta liquida, non addensava; ho dovuto aggiungere la pectina

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  7. Nello stesso modo faccio la marmellata di limoni....ma metto solo 2kg di zucchero ...é deliziosa

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  8. HO FATTO LA MARMELLATA, MA è RISULTATA MOLTO MOLTO LIQUIDA, HO SBAGLIATO QUALCOSA? HO FATTO 3 KG DI ARANCE, PER CUI 9 LITRI DI ACQUA E 7.5 KG DI ZUCCHERO, SEGUITO IL PROCEDIMENTO E INVASATO, MA LA MOMENTO è TUTTO LIQUIDO...

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  9. Eccezionale: ne ho fatta una quantità l' anno passato ed è risultata eccelsa. Da ultimo ne ho dato un vasetto ciascuno a miei amici e l'hanno giudicata insuperabile. Le arance amare le avevo acquistate in line dalla Sicilia e lo zucchero era stato quello di canna grezzo

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  10. ragazzi...quello che mangiate è zucchero con un po di amaro dell'arancio;ma vi pare che gli inglesi sappiano qualcosa di cucina?

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  11. Fantastica ero scettica ma devo dire buona bella e facile. Maria Stella.

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  12. Purtroppo ho dovuto buttare tutto.
    La marmellata, come hanno già detto alcuni, resta troppo liquida.
    Forse mi sfugge qualche dettaglio ma ho seguito alla lettera...
    In cucina capita ma mi spiace sempre buttare il cibo

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Mi fate sapere se l'avete provata, se vi è piaciuta o solo vi ho ispirato qualche buon proposito? Grazie in anticipo...

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