9 ottobre 2013

NAPLES 15 E I PACCHERI CON LA CODA DI ROSPO

Durante il nostro soggiorno negli States abbiamo avuto la fortuna di conoscere un personaggio molto speciale: lo chef Salvatore Di Scala. La cosa è nata per caso, in un giorno in cui, transitando per la Washington Avenue a Madison, mi è cascato l'occhio su una vetrina che indicava "Naples 15 - Chef Salvatore di Scala", cosa che, ovviamente, mi ha incuriosito non poco, in primo luogo perchè si trattava evidentemente di cucina italiana e poi quel "Naples 15" non capivo bene cosa potesse essere...
Tornata quindi a casa nel pomeriggio sono andata a vedermi su Tripadvisor se c'era una qualche recensione e in effetti c'erano opinioni davvero positive, anche se tutte americane. Ma, a dirla tutta, quanti sono poi gli Italiani che vanno a Madison, Wisconsin, e tra questi quanti vanno in un ristorante italiano? Comunque, statistiche a parte, anche il sito web non sembrava male, anzi, molto carino, e tanto per cominciare ci ho trovato subito la motivazione di quel "15" nel nome del locale.
 
Who are the 15?
Eccoli qua:
1) Masaniello, pescatore napoletano, rivoluzionario a capo della rivolta contro gli Asburgo (1674);
2) Pulcinella, la maschera napoletana della commedia dell'arte;
3) Peppino De Filippo, attore napoletano, nato nel 1903;
4) Totò, attore napoletano, nato nel 1898; 
5) Enrico Caruso, tenore napoletano, nato nel 1873;
6) Eduardo De Filippo, drammaturgo, attore, regista, poeta napoletano, nato nel 1900;
7) Sophia Loren, attrice napoletana, nata nel 1934;
8) Anna, la mamma di Salvatore Di Scala;
9) Vincenzo, il babbo di Salvatore Di Scala;
10) Don Giuseppe Morgera, sacerdote, nato nel 1844;
11) San Gennaro, Vescovo napoletano, santo e martire, patrono di Napoli;
12) Don Luigi Monti, amico di Salvatore;
13) Alessandro Siani, attore napoletano, nato nel 1975;
14) Massimo Troisi, attore napoletano, nato nel 1953;
15) Ezequiel Lavezz, giocatore del Napoli.

Eccoli qua in tutto il loro splendore...

Insomma, torniamo a noi.
Dopo essermi accertata che probabilmente ne valeva la pena... ho scritto una mail così, in italiano, al buon Salvatore dicendo tipo... "Salve, siamo una famiglia italiana, siamo qui in Wisconsin, ecc."
E così abbiamo prenotato per un giovedì sera a cena (alle 18,30, in vero stile americano...) visto che volevamo invitare i nostri amici americani, che comunque sono di origine Iraqena. Il menu (che si trova anche sul sito) si presenta bene ma... alla fine credo sia difficile avere nel piatto ciò che si ordina. Il segreto di Naples 15 è Salvatore in persona: altro che menù: bisogna ascoltare lui e lasciarsi guidare! Neanche a dirlo, la cena è stata strepitosa: carpaccio di melanzane, melanzane alla pamigiana, pizza margherita e paccheri alla coda di rospo. E per finire: babà e sfogliatelle. Ma attenzione: mica robaccia american style: solo ingredienti di reale provenienza italiana: pasta Divella, farina Caputo per la pizza, Falanghina e Greco di Tufo! E per finire... STOCK 84!! Che non so neanche se in Italia si vende ancora: una delizia!

Lo so che difficilmente chi legge avrà l'occasione di andarci (anche se lo suggerisco almeno a Giulia che sta a Chicago, che a sua volta potrebbe informare Buongiorno Milwaukee...) ma posso riportare la ricetta dei paccheri con la coda di rospo. Precisiamo: non quella di Sal, ma la mia che ho rifatto a casa al ritorno dagli States, che si avvicina ma comunque è diversa...

Ingredienti x 4 persone
1 coda di rospo
1 spicchio d'aglio
1/2 bicchiere vino bianco secco
15 pomodori datterini
prezzemolo
olio evo
pangrattato (meglio se grossolano o grattugiato in casa o addirittura fatto con i grissini)

Accendere il forno a 180°C. Mettere un filo d'olio in una teglina da forno, meglio se antiaderente e adagiarvi la coda di rospo ben spellata. Infornare circa 20 minuti o comunque  fin quando la carne si stacca con facilità (cioè solo con l'aiuto della forchetta) dalla spina centrale. In una larga padella soffriggere in 4 cucchiai d'olio lo spicchio d'aglio tritato e poi unire il pesce ridotto in pezzetti piccoli, sfumare con il vino e cuocere altri 5 minuti. Poi, a fuoco spento, unire i pomodori a pezzetti piccoli e il prezzemolo tritato e coprire. In una padellina versare 4 cucchiai di panagrattato e 1 cucchiaio d'olio evo, e soffrigere bene il pane.
Cuocere i paccheri in acqua bollente salata e prima di scolarli mettere da parte un bicchiere dell'acqua di cottura. Versare la pasta nella padella e saltarla nel sugo di pesce, bagnando con l'acqua di cottura, finchè il sugo sarà di nuovo ritirato
Impiattare e cospargere generosamente ciascuna porzione con il pangrattato tostato.

2 commenti:

  1. Ma certo che lo provero' Maria!! La prossima volta che sono a Madison (in realta' sarebbe la mia prima volta) ci passo! Anche qua a Chicago sono pochi i ristoranti italiani che valgono la pena. Grazie della segnalazione, un abbraccio, Giulia

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  2. sì, guarda, ne vale la pena anche dal punto di vista umano, perché Sal è una gran persona!! Avverti tu Buongiorno Milwaukee?? A presto!

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Mi fate sapere se l'avete provata, se vi è piaciuta o solo vi ho ispirato qualche buon proposito? Grazie in anticipo...

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