14 agosto 2013

LA PASTA MADRE SBARCA IN AMERICA



Eccomi qua, potrei dire: MISSIONE COMPIUTA!
Qualcuno potrebbe sospettare che io sia completamente impazzita o almeno... fissata! In realtà non mi sembra di esserlo (anche se nessun pazzo lo dice mai di sé stesso, eh eh...) Il fatto è che, come dice il buon Adriano Celentano, volevo un po' "vedere di nascosto l'effetto che fa".
 
Ma partiamo dall'inizio: la prospettiva di lasciare casa nostra per trasferirci per un mese negli USA prospettava una serie di piccole questioni a cui trovare soluzione, prima delle quali trovare una sistemazione al nostro fantastico Oliver. Come tutti sanno, Oliver, per quanto sia catalogabile come "cane da caccia" e più precisamente da "tracce di sangue", è stato riclassificato come "cane da pesca", nel senso che la sua massima aspirazione è dormire (per esempio accanto ad un pescatore, a parte il fatto che nessuno di noi va a pesca...), senza mai muoversi, meno che meno abbaiare.
Insomma Oliver aspira solo a che nessuno gli rompa i c....
Tutto questo per dire che trovare qualcuno che si prendesse cura di lui non è stato difficile.
 
Piano piano poi, nei giorni prima della partenza, ho iniziato a svuotare il frigo di tutto ciò che era deperibile, proponendo di fatto menu bizzarri, con il solo obiettivo di lasciare il frigo vuoto. VUOTO??? E lei, la pasta madre??? E' vero che ho delle amiche fidate e affidabili che me la avrebbero potuta ridare al ritorno, ma a quel punto mi è venuta l'idea... PORTO LA PASTA MADRE NEGLI USA! Non tutta però. Nel senso che un po' l'ho lasciata in frigo a casa, e al ritorno voglio vedere se è morta, ammuffita, inacidita, inorridita... Insomma, vorrei dare risposta alla fatidica domanda: ma quanto tempo posso abbandonare la pasta madre?
Per questo motivo ho rinfrescato la pasta madre due giorni prima di partire... Ma qui inizia il problema. Nella procedura di smaltimento viveri, alla fine volevo smaltire anche le farine (che essendo bio temevo facessero vermi o farfalline...) ma nel casino della partenza l'ho usata tutta per una torta, così il giorno prima non avevo più farina: pazienza! Insomma, l'ho rinfrescata, ne ho tolti 100 gr (150 gr sono in frigo a casa in stand-by), l'ho messa in un barattolino di vetro e la mattina della partenza (ore 5!!) mi sono ricordata di ficcarla in valigia, ovviamente la valigia da spedire in stiva, non nel bagaglio a mano.
 
Ora, credo che qualcuno potrebbe obiettare sul fatto di aver introdotto del cibo in maniera abusiva, ma visto che i bagagli passano allo scanner della dogana, direi che posso stare tranquilla di non avere commesso alcun reato... anche se mi sembra che sul modulino della dogana ci fosse scritto di dichiarare qualcosa del genere.... Ma l'ha scritto il Capo quindi, diciamo che lui era all'oscuro dei fatti!
 
 
E fin qui tutto bene: volo per Roma, volo per Chicago, auto fino in Wisconsin: destinazione frigorifero.
 
Nel complesso circa 22 ore di viaggio e temperature boh?? Varie...
E credevo che fosse fatta...
 




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