26 novembre 2012

FONDUE BOURGUIGNONNE (FONDUTA DI CARNE)

A casa nostra la "fonduta" è sempre andata molto, anche quando eravamo bimbi. Anzi, in uno sportellino della cucina Salvarani, quella color finto legno..., la mia mamma teneva una bottiglietta di alcool puro a 95° (quello con cui si fa il limoncello, per capirsi) che usava esclusivamente per il fornellino della fonduta. In casa abbiamo da sempre un bellissimo servizio completo da fonduta, che credo avessero comprato i miei in viaggio di nozze in Svizzera e l'ho puntato da anni, ma "il vecchio padre" non lo molla! Per fortuna negli anni a casa ne è comparso un altro, niente a che vedere con il primo, ma vabbè, me lo sono preso lo stesso, e con piacere.
Ma veniamo a noi. Ecco qua che dopo anni, davvero anni, si ricompone un quadretto di vecchi amici: gli uomini, amiconi da 25 anni, le donne, abbinate nel tempo ai suddetti uomini. Diciamo che io sono quella nel mezzo in ordine di tempo. Nel frattempo sono aumentati i figli 2+2+2 già prima, +4 con le nuove unioni, insomma, una bella sarabanda! La soluzione per la cena? Hamburger e patatine per i ragazzi (che erano solo 7...) e una bella fonduta per noi 6 grandi.
E prima di passare alla ricetta un po' di teoria.
La fondue bourguignonne è una specialità originaria della Svizzera (e non della Francia, eh), che consiste nel cuocere dei piccoli pezzi di carne di manzo (ma anche vitello, pollo o maiale) in olio bollente, accompagnata a varie salse di condimento.
Sul pentolino che dire? Sperate che ve lo regalino, sennò ve lo dovete comprare: ne esistono di tanti tipi e per tutte le tasche.
Le forchettine sono in genere in confezioni da 6, distinte per colori, così ognuno riconosce la propria. Io, nel passaggio da casa di mio padre a casa mia, mi sono trovata senza forchette, quindi: aggiungere l'acquisto delle forchette nella "to do list".
Per il fornelletto ad alcool meglio usare l'alcool puro a 95°, che, credo, brucia più lentamente dell'alcool etilico.
Riguardo ai piatti, sono necessari (ma non indispensabili) dei particolari piatti con scomparti in cui mettere le salse.
Da ultimo tre quesiti fondamentali:
- quale olio? io scelgo sempre quello di oliva,  magari non extravergine, perchè, avendo una temperatura di fumo più alta, non si brucia;
- quale carne? il macellaio mi ha consigliato il campanello: morbido come il filetto ma meno caro;
- quali salse? a me piace la maionese comprata, quindi non ci rinuncio, ma, al contrario, odio più o  meno, tutte le altre salse confezionate. Se si ha un po' di tempo, quindi, non si può rinunciare a qualche salsa fatta in casa. Per questa volta ho preparato:
1) maionese (confesso che, in parallelo, ho provato afrla da sola con il Kitchenaid, e non mi è venuta: ho buttato tutto!!);
2) salsa rosa: mescolare da 3 cucchiai di maionese con 2 cucchiaia di ketchup e un cucchiaio di brandy;
3) salsa verde: frullare nel minifrullatore un mazzetto di prezzemolo e uno spicchio d'aglio e aggiungere maionese (favolosa...);
4) salsa funghi: ho preso una lattina di funghi trifolati sott'olio (nota bene: in lattina, non in vasetto di vetro, perchè è perfetta), ho scolato i funghi dall'olio e ho frullato tutto, infine ho allungato con del Philadelphia;
5) salsa peperoni: ho preso una vasetto di peperoni grigliati sott'olio, ho scolato i peperoni dall'olio e ho frullato tutto, infine ho allungato con del Philadelphia;
6) senape di Digione Maille.

1 commento:

  1. Io farò accapponare la pelle a tutti: non mi piace solo la maionese comprata, ma in un negozio specializzato compro anche le altre salse, che sono veramente buone. Un unico problema: se avanzano e le rimetto nel barattolo, le devo coprire con un filo d'olio? O per un po' di giorni basta richiudere il coperchio e metterle in frigo'?

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Mi fate sapere se l'avete provata, se vi è piaciuta o solo vi ho ispirato qualche buon proposito? Grazie in anticipo...

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