Ingredienti (x 4 persone)
1 kg di moscardini (meglio se da 100 gr l'uno, ma vanno bene anche 4 da 250 gr)
500 gr di passata di pomodoro (meglio se fatta in casa)
4 cucchiai di olio evo
2 spicchi aglio
prezzemolo
sale
pepe nero
peperoncino
Premessa: ho letto che per questa ricetta sia preferibile usare i polpi veraci (che si differenziano dal moscardino perchè hanno sui tentacoli una doppia fila ventose); poichè il moscardino vive sui fondali sabbiosi non è profumato come il polpo verace, che invece vive sullo scoglio. Io trovo con più facilità i moscardini della dimensione voluta, quindi....
Perchè la carta sopra la pentola? Perchè non appena l'acqua sprigionata dai polpetielli inizia a riscaldarsi, il vapore inumidisce la carta e, per effetto del peso del coperchio, si determina una sorta di sigillatura della pentola; in tal modo i polpetielli cuoceranno a vapore nella loro stessa acqua andando a formare con i loro succhi, il pomodoro e l'aglio un gustosissimo guazzetto.
Il sughetto sul fondo deve risultare denso, scuro e lucido; se fosse troppo liquido fare restringere a pentola scoperta.
Nel versione "un po' cacciuccata" io ho servito il tutto accompagnato da fette di pane raffermo abbrustolite e strusciate con uno spicchio d'aglio...
Scegliere una pentola di terracotta o comunque una a fondo spesso. Disporre sul fondo i polpetielli ben puliti, spellati e sciacquati, aggiungere sopra gli spicchi d'aglio e il prezzemolo finemente tritati; versare il pomodoro, il sale ed il pepe, il peperoncino ed infine l'olio.
Coprire la pentola di terracotta con carta da pane (o carta da forno) ripiegata due o tre volte e coprire con il suo coperchio, magari al contrario, per poter appoggiarvi sopra qualcosa di pesante.
Mettete su un fuoco basso e cuocere per circa un'ora (se i moscardini sono più piccoli, basteranno 40 minuti) senza mai aprire il coperchio.Perchè la carta sopra la pentola? Perchè non appena l'acqua sprigionata dai polpetielli inizia a riscaldarsi, il vapore inumidisce la carta e, per effetto del peso del coperchio, si determina una sorta di sigillatura della pentola; in tal modo i polpetielli cuoceranno a vapore nella loro stessa acqua andando a formare con i loro succhi, il pomodoro e l'aglio un gustosissimo guazzetto.
Il sughetto sul fondo deve risultare denso, scuro e lucido; se fosse troppo liquido fare restringere a pentola scoperta.
Nel versione "un po' cacciuccata" io ho servito il tutto accompagnato da fette di pane raffermo abbrustolite e strusciate con uno spicchio d'aglio...
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Mi fate sapere se l'avete provata, se vi è piaciuta o solo vi ho ispirato qualche buon proposito? Grazie in anticipo...