15 dicembre 2014

FONDUE AU FROMAGE

Mi viene da ridere a pensare che a 40 anni suonati non l'avessi mai cucinata. Anzi, per la precisione, quasi nemmeno mai mangiata... Sì, insomma, l'avevo assaggiata in qualche preparazione al ristorante, ma mai col suo bravo pentolino come portata a sé. E il vero motivo è che in casa mia la fonduta è sempre stata molto in amata, ma solo quella di carne. E ricordo la mia mamma che diceva frasi tipo "... Nooo, la fonduta di formaggio, una cosa pesantisssssima....." In effetti non è che sia un piatto leggero ma non esageriamo! E poi visto che negli ultimi tempi ci stiamo allontanando un po' dalla carne... ecco qua che bella idea!
La preparazione è davvero semplice, l'unica accortezza  è quella di mettere il formaggio in ammollo nel latte la sera prima...
Prima però di iniziare i preparativi giusto due paroline sul pentolino da usare. Se in lista di nozze avete messo un set da fonduta, controllate prima a quale fonduta si riferisce: se il pentolino è in rame o metallo sottile, allora sarà perfetto per una Bourguignonne, ovvero per una fonduta di carne. Se piccolino in ceramica, sarà perfetto per una fonduta al cioccolato. In conclusione: per una fonduta di formaggio per 4 persone ci vorrà un pentolino abbastanza capiente (per 400 gr di formaggio e 200 ml di latte) in coccio, ghisa o acciaio, comunque dal fondo molto spesso, per evitare che si bruci il contenuto. E' consentita al massimo che sul fondo della pentola si formi una piccola crosta, che tra l'altro è prelibata e può essere gustata alla fine: in Svizzera essa viene simpaticamente chiamata Grosmutter, cioè Nonna.
Ingredienti
400 g Fontina Dop
200 g latte
20 g burro
4 tuorli
pane casareccio 
tartufo (facoltativo) 

Togliere la crosta alla Fontina, tagliarla a dadini e metterla in una ciotola con il latte.
Lasciarla ammorbidire così ammollata per almeno 2 ore (ma meglio ancora prepararla la sera prima per il giorno dopo) in frigorifero, coperta con pellicola.
Sciogliere il burro nel pentolino sul fornello, poi unirvi la Fontina ammollata con il suo latte.
Mettere ora il pentolino sul fuoco a bagnomaria e fare fondere il formaggio finché non comincia a filare. 
Aggiungere a questo punto i tuorli, uno per volta, sempre mescolando e aspettando prima di unire il successivo che il precedente sia ben amalgamato. 
Mescolare continuando a cuocere finché il composto non smette di filare, diventando liscio e cremoso (circa 10'). Il consiglio per un mescolamento ideale è quello di svolgere movimenti a forma di un '8'. 
La Fontina in principio si unirà in un blocco filante, poi si diluirà gradatamente col latte e l’uovo, fino a che diventerà una crema liscia e densa. Perché la fonduta sia ben riuscita non deve assolutamente filare. 
Sconsiglio di salare: meglio prima assaggiare, perché generalmente la Fontina è salata a sufficienza; aggiungere quindi un pizzico di pepe e servire bollente. 
Un tocco di prelibatezza si può dare grattugiando sopra scaglie di tartufo bianco. 

Come si serve? 
Prima di servire si dovrà tostare qualche fettina di pane in forno e tagliarla a cubetti. 
Si potrà servire la fonduta in tavola, mantenuta calda con l'apposito forellino ed intingervi i pezzetti di pane con le forchettine, tutti insieme in maniera conviviale, oppure versarla in ciotoline individuali. 
Un'altra soluzione è quella di mettere già nelle ciotoline individuali dei cubetti di polenta.

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Mi fate sapere se l'avete provata, se vi è piaciuta o solo vi ho ispirato qualche buon proposito? Grazie in anticipo...

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