21 agosto 2014

MARMELLATA DI FRAGOLE E RABARBARO

Il motivo per cui mi sono ritrovata a fare una marmellata in America lo ho già abbondantemente spiegato qua, così abbondantemente che ne è venuto fuori un post a parte. La scelta, però, di quale marmellata nasce dal fatto che più di una volta avevo trovato ricette americane che contenevano il rhubarb, il rabarbaro. Del quale però io non sapevo assolutamente nulla, se non un vago ricordo del Rabarbaro Zucca (che non so neanche se si venda più...).
In ogni caso, prima avevo comprato dagli Amish la marmellata di rabarbaro, fragole e more di gelso; poi, qualche giorno dopo, ci siamo ritrovati a mangiare una pie in un ristorantino anni '70 in una cittadina che si chiama "Prairie du Sac".
A parte il pienone di giovanissimi... quando abbiamo chiesto che tipi di pie avessero, una cameriera super-gentile ci ha elencato un rosario di ripieni: mele e cannella, pesche, mirtilli e... anche quella al rabarbaro e fragole!
Da lì è iniziata la ricerca, ma proprio dai concetti base, perchè già nel banco del supermercato non lo avrei riconosciuto, per cui sono andata a tentoni, leggendo le etichette...
Eccolo lì: RHUBARB!
Io in Italia non l'ho mai visto, ma in verità non l'ho neanche cercato, comunque si presenta come dei gambi di sedano di un bel colore rosso lampone. Senza foglie. Sì, perchè in verità sono un po' come delle bietole, ma poichè le foglie sono tossiche, cioè proprio non si devono mangiare, vengono venduti solo i gambi.
Guardando in internet di ricette ne ho trovate a decine, ma una su tutte mi ha colpito, proprio perché aveva come obiettivi:
- non utilizzare la pectina (che io in effetti non uso mai, ma negli USA mi sa che abbondano);
- usare poco zucchero (come dice lei "so many jam recipes have a ridiculous amount of sugar in them".);
- che avesse un sapore fresco.
Insomma, non posso riportare tutte le sue riflessioni, ma se avete un poco di dimestichezza con l'inglese leggetevi il post, perché merita. E poi un blog che si chiama "Kitchen Simplicity" non può che ragionare bene...
Ecco qua quindi la mia spesa per fare la marmellata, il tutto BIO al 100%.

Ingredienti
500 gr rabarbaro
500 gr fragole
250 gr acqua
400 gr zucchero di canna bianco
1 limone
Prima della ricetta vera e propria vorrei spiegarne la logica. Si inizia con la cottura della frutta giusto il tempo necessario per farne uscire il succo.
A quel punto si mette da parte la frutta e si lascia cuocere il succo finché si sarà ridotto della metà. Infine, si riuniscono il succo e la frutta fino a cottura: in questo modo la frutta risulterà meno cotta, conservando maggiormente il sapore fresco. 

Pulire le fragole e farle a pezzettini; con un pelapatate spellare un po' il rabarbaro e tagliarlo a tocchetti di un centimetro. Poi riunire rabarbaro, fragole, acqua e zucchero in una pentola di medie dimensioni e cuocere, mescolando spesso, fino a quando i succhi vengono rilasciati e cominciano a coprire la frutta.
A questo punto togliere la frutta con un colino e metterla da parte.
Rimettere sul fornello la pentola con il succo e portare ad ebollizione a fuoco medio-alto, lasciando cuocere finché si sarà ridotto di circa la metà.
Un modo semplice per verificare questo? Usare il manico di un cucchiaio di legno e immergerlo nel liquido: il manico risulterà "macchiato" quindi sarà il riferimento.
Quando il succo si sarà ridotto, aggiungere di nuovo la frutta, unire il succo di limone e portare lentamente a ebollizione, cuocendo fino a quando, versandone un cucchiaino su un piatto congelato si rapprenderà facilmente senza colare.
Raggiunta la consistenza desiderata, versare subito nei barattoli sterilizzati.
Una nota per chi, come me, non ha mai utilizzato il rabarbaro:non preoccupatevi se inizialmente sembrerà un po' filamentoso, come il sedano, appunto. Alla fine della ricetta si sarà ridotto in crema, così come le fragole, senza utilizzare alcun frullatore.

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Mi fate sapere se l'avete provata, se vi è piaciuta o solo vi ho ispirato qualche buon proposito? Grazie in anticipo...

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